Edoardo Pesce è Sordi, nel tv movie

David di Donatello come miglior attore non protagonista per Dogman, grande talento, Edoardo Pesce, 40 anni a settembre, si è calato nel ruolo con passione. "Prima di tutto mi sono messo a dieta - racconta - poi mi sono buttato, non mi sono messo a studiare com'era, non volevo imitarlo. Mi sono fatto guidare dalla pancia. Penso che sia importante l'umanità. Credo di averla in comune con lui. Non avendo avuto la fortuna di conoscerlo, cerco i punti in comune. Riconosco una certa romanità, le espressioni che ho sempre sentito in casa, è il modo di parlare dei miei nonni. Il film di Sordi che preferisco è Il vedovo. Sto crescendo insieme al personaggio". "Abbiamo deciso di produrre questo film a cento anni dalla nascita di Sordi - racconta Tinny Andreatta, direttrice di RaiFiction che realizza il film con Ocean Production - perché fa parte di quelle opere che raccontano il paese.  Sordi è uno dei più grandi attori che abbiamo avuto, simbolo di un'italianità sbruffona e furba, coi suoi film ha spiegato i nostri difetti. Raccontiamo un giovane che deve farsi avanti nella vita e il suo talento. Posso dire che quando Edoardo ha fatto il provino, un anno fa, è stato eccezionale. Non era un provino, ha girato tre scene: era Sordi". "Cerchiamo di dare al pubblico un Sordi riconoscibile, senza fare la macchietta - spiega Manfredi - sveliamo il suo lato privato. Molti amici di mio figlio, che ha diciotto anni, non sanno chi fosse mio padre, o lo conoscono poco. Era bello e doveroso rendere omaggio a un grande artista. Come è stato nel caso di In arte Nino con Elio Germano perfetto nel ruolo di papà, anche in questo film abbiamo trovato l'interprete perfetto. Edoardo è diventato Sordi, con le sue fragilità e i suoi complessi". Le riprese proseguiranno tra Roma, Tivoli e Santa Maria in Galeria fino a settembre.


 
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